lunedì 1 dicembre 2008

Theresianer: La Birra d'Inverno


Racchiude in sé le suggestioni e la magia di una bevanda speciale, creata appositamente per regalare un momento di piacere.
Solo luppolo aromatico e malti d'orzo e di frumento altamente selezionati, la rendono morbida e gradevolmente dolce, da assaporare lentamente in ampi calici, per lasciarsi inebriare dagli aromi che sprigiona, come liquirizia, frutta secca, caffé tostato, marasche, cannella.
Si consiglia di gustarla accompagnata a formaggi erborinati, piccanti o stagionati per stuzzicarne il palato o con del cioccolato puro extra fondente per esaltarne il piacere.
La Birra d'Inverno Theresianer è la giusta guida per i vostri sensi alla scoperta di un caldo abbraccio di sapori.
L'eleganza e l'originalità della Birra d'Inverno Theresianer si ritrova anche nel packaging: per avvolgere la confezione sono stati scelti come colori predominanti il bronzo e il platino che donano un maggiore tocco di raffinatezza ed esclusività.

Si suggerisce di conservarla a temperature non inferiori a 10°C, sempre al riparo dalla luce e in luogo fresco e asciutto. Il leggero deposito sul fondo che potrebbe formarsi, è costituito da lievito sedimentato, caratteristica delle birre speciali ad alta gradazione. Può essere lasciato sul fondo, decantandone con cautela il contenuto, o aggiunto alla birra già versata, dopo averlo leggermente rimestato.

Gradazione: 9%

Vol.Contenuto: 0,75 cl

lunedì 27 ottobre 2008

Bionda, rossa, nera...

Il mondo della birra:
"La birra la bevo quando sono contento e quando sono triste. Talvolta la bevo quando sono solo. Quando sono in compagnia la considero obbligatoria. La sorseggio quando non ho fame e la bevo quando ne ho. Altrimenti non la tocco, a meno che non abbia sete.".


Voglio raccogliere informazioni del mondo della birra, la mia passione.

Un po' di wikipedia

La birra è una delle più diffuse e più antiche bevande alcoliche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcolica con ceppi di Saccoromyces Cerevisiae o Saccaromyces Carlsbergensis di zuccheri derivanti da fonti amidacee, tra cui quella più usata è il malto d'orzo. Il malto d'orzo è l'orzo germinato ed essiccato ed è conosciuto comunemente come Malto. Vengono tuttavia ampiamente impiegati anche il frumento, il mais e il riso, solitamente in combinazione con l'orzo. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di manioca, il miglio e il sorgo in Africa, la patata in Brasile e l'agave in Messico.
Per produrre la birra, il malto (o altra fonte di amido) viene immerso in acqua calda, dove - grazie all'azione di alcuni enzimi presenti nel malto stesso e dovuti alla germinazione - gli amidi presenti vengono convertiti in zuccheri fermentescibili. Questo mosto zuccheroso può essere aromatizzato con erbe aromatiche, frutta o più comunemente con il luppolo. Quindi, viene impiegato un lievito che dà inizio alla fermentazione e porta alla formazione di alcool, unitamente ad anidride carbonica (che viene per la maggior parte espulsa) ed altri prodotti di scarto derivanti dalla respirazione anaerobica degli zuccheri.
In questo processo si utilizzano ingredienti, tradizioni e metodi produttivi variabili: il tipo di lievito ed il metodo di produzione possono essere usati per classificare le birre in ale, lager o birre a fermentazione spontanea. Le bevande alcoliche fermentate da sostanze non amidacee come il succo d'uva (vino) o il miele (idromele), e le bevande distillate non vengono classificate come birra.

La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell'antico Egitto e della Mesopotamia. La prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3500-3100 a.C.. Poiché quasi qualsiasi sostanza contenente carboidrati, come ad esempio zucchero e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili alla birra siano state inventate l'una indipendentemente dall'altra da diverse culture in ogni parte del mondo. È stato sostenuto che l'invenzione del pane e della birra sia stata responsabile della capacità dell'uomo di sviluppare tecnologie e di diventare sedentario, formando delle civiltà stabili. È verosimile che l'invenzione della birra sia infatti coeva a quella del pane; poiché le materie prime erano le stesse per entrambi i prodotti, era solo "questione di proporzioni": se si metteva più farina che acqua e si lasciava fermentare si otteneva il pane; se invece si invertivano le quantità mettendo più acqua che farina, dopo la fermentazione si otteneva la birra.
Si hanno testimonianze di produzione della birra addirittura presso i Sumeri. Due erano le principali tipologie prodotte nelle case della birra: una birra d'orzo chiamata sikaru (pane liquido) e un'altra di farro detta kurunnu. La più antica legge che regolamenta la produzione e la vendita di birra è, senza alcun dubbio, il Codice di Hammurabi (1728-1686 a.C.) che condannava a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione indicati (ad es. annacquava la birra) e chi apriva un locale di vendita senza autorizzazione.