sabato 4 dicembre 2010

Pizza e birra... è giusto l'abbinamento?





Gli antichi egizi. Ma lo sapete che dovrei parlare degli antichi egizi per datare l’origine dell’abbinamento pizza-birra? Lo dice Stefania Sofra, la studiosa che rimanda alla consuetudine egizia di abbinare birra e prodotti dell’impasto tra acqua e cereali. Va da sé che non si tratta della birra come la conosciamo oggi, l’antenata non era neanche “maltizzata”, per cui prendeva d’acido rapidamente, alla stesso modo del pane e della pita - primo nome della pizza – che non erano certo quelli di oggi.



Oggi i cereali usati sono geneticamente più complessi, di conseguenza le farine risultano più ricche e il glutine si comporta in modo diverso. Diverse sono anche le tecniche di preparazione, i condimenti, le spezie, beh, un po’ tutto. Ma l’abitudine di accoppiare la pizza con la birra è rimasta, mentre l’abbinamento con il vino non sembra riscuotere l’attenzione che merita, a me per esempio piace molto. Facendoci caso però, gli esperti del settore preferiscono di solito vini mossi, frizzanti, quasi sia l’anidride carbonica la reale compagna della pizza.



Congettura suggestiva anche volendo azzardare un’ipotesi semiseria, quante volte sulla pizza abbiamo bevuto una cola, gazzose, chinotti, bollicine insomma? Eppure il pane semplice non chiama le bevande gasate ma si lega senza problemi a qualsiasi vino, mentre difficilmente mangiamo il pane assoluto con la birra.



A livello chimico l’anidride carbonica rende l’acqua più acida aiutando così la digestione. Che questa cosa crei inconsciamente l’esigenza di cercare le bolle quando si mangia la pizza credo sia tutto da dimostrare.



Il mistero s’infittisce, motivi storici, scientifici, economici, quello che vi pare, ma perché abbiamo sempre abbinato pizza e birra e continuiamo a farlo?









Un po' di wikipedia

La birra è una delle più diffuse e più antiche bevande alcoliche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcolica con ceppi di Saccoromyces Cerevisiae o Saccaromyces Carlsbergensis di zuccheri derivanti da fonti amidacee, tra cui quella più usata è il malto d'orzo. Il malto d'orzo è l'orzo germinato ed essiccato ed è conosciuto comunemente come Malto. Vengono tuttavia ampiamente impiegati anche il frumento, il mais e il riso, solitamente in combinazione con l'orzo. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di manioca, il miglio e il sorgo in Africa, la patata in Brasile e l'agave in Messico.
Per produrre la birra, il malto (o altra fonte di amido) viene immerso in acqua calda, dove - grazie all'azione di alcuni enzimi presenti nel malto stesso e dovuti alla germinazione - gli amidi presenti vengono convertiti in zuccheri fermentescibili. Questo mosto zuccheroso può essere aromatizzato con erbe aromatiche, frutta o più comunemente con il luppolo. Quindi, viene impiegato un lievito che dà inizio alla fermentazione e porta alla formazione di alcool, unitamente ad anidride carbonica (che viene per la maggior parte espulsa) ed altri prodotti di scarto derivanti dalla respirazione anaerobica degli zuccheri.
In questo processo si utilizzano ingredienti, tradizioni e metodi produttivi variabili: il tipo di lievito ed il metodo di produzione possono essere usati per classificare le birre in ale, lager o birre a fermentazione spontanea. Le bevande alcoliche fermentate da sostanze non amidacee come il succo d'uva (vino) o il miele (idromele), e le bevande distillate non vengono classificate come birra.

La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell'antico Egitto e della Mesopotamia. La prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3500-3100 a.C.. Poiché quasi qualsiasi sostanza contenente carboidrati, come ad esempio zucchero e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili alla birra siano state inventate l'una indipendentemente dall'altra da diverse culture in ogni parte del mondo. È stato sostenuto che l'invenzione del pane e della birra sia stata responsabile della capacità dell'uomo di sviluppare tecnologie e di diventare sedentario, formando delle civiltà stabili. È verosimile che l'invenzione della birra sia infatti coeva a quella del pane; poiché le materie prime erano le stesse per entrambi i prodotti, era solo "questione di proporzioni": se si metteva più farina che acqua e si lasciava fermentare si otteneva il pane; se invece si invertivano le quantità mettendo più acqua che farina, dopo la fermentazione si otteneva la birra.
Si hanno testimonianze di produzione della birra addirittura presso i Sumeri. Due erano le principali tipologie prodotte nelle case della birra: una birra d'orzo chiamata sikaru (pane liquido) e un'altra di farro detta kurunnu. La più antica legge che regolamenta la produzione e la vendita di birra è, senza alcun dubbio, il Codice di Hammurabi (1728-1686 a.C.) che condannava a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione indicati (ad es. annacquava la birra) e chi apriva un locale di vendita senza autorizzazione.