Stella Artois
Stella di Natale
Alle origini del nome Stella Artois vi è proprio la magia del Natale.
Nord Europa, Belgio, anni 20 inoltrati, freddo e suggestioni intense, Natale di altri tempi. Dove una birra speciale significa nutrimento vero, del corpo e dello spirito. Se il nome, Stella Artois, nasce nel Natale del 1926 per celebrare un momento speciale, in realtà questa birra belga ha origini antichissime: nel 1366, sempre nella cittadina di Leuven, nella birreria Den Horen (Il Corno). Ma è con la fondazione dell’Università nel 1425 e con l’arrivo a Leuven di persone da tutta Europa e di studenti soprattutto, che si consolano dai rigori del freddo e dello studio proprio con un allegro consumo di birra, che la piccola cittadina belga assurge all’onore delle cronache come la Città della Birra. |
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Nel 1717 il mastro birraio Sebastian Artois acquista la birreria e ne cambia il nome in Artois.
Cronache di consumi e di successi:
1680: | la produzione annuale raggiunge i 330 hl |
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1808: | la produzione annua tocca l'apice massimo degli 80.000 hl; Artois diventa la più grande birreria dell'Impero Francese |
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1842: | un nuovo tipo di birra nasce a Pilsen, in Boemia: una birra chiara, dal colore dorato e a bassa fermentazione, che prende il nome di Pils o Pilsner. Oggi il termine Pilsner identifica le birre di origine ceca e tedesca che presentano le caratteristiche sopra citate; Stella Artois, al pari delle birre provenienti da altri Paesi, presenta le stesse caratteristiche ma mantiene la denominazione di Lager |
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1918: | durante la prima guerra mondiale la birreria Artois viene distrutta. In seguito ricostruita, viene oggi protetta quale luogo di rilevanza storica |
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1930: | iniziano le esportazioni in tutta Europa |
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1960: | la produzione di Stella Artois supera 1 milione di hl |
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1987: | nasce il gruppo Interbrew, in seguito alla fusione tra la birreria Artois e Piedboeuf, primo produttore di birra in Belgio |
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1993: | a Leuven nasce la nuova birreria Artois, completamente automatizzata |
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1994: | Stella Artois viene distribuita su licenza in Italia |
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1999: | la produzione totale è pari a 6,7 milioni di hl |
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2002: | la produzione mondiale di Stella Artois raggiunge 8,9 milioni di hl: Gran Bretagna, Belgio, Francia, Stati Uniti ne rappresentano i maggiori Paesi consumatori. Nel nostro Paese il prodotto è distribuito da Beck's Italia |
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2003: | Beck's Italia rileva da Heineken Italia il portafoglio belga, comprendente i marchi Stella Artois, Hoegaarden, Leffe |
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2004: | Stella Artois viene importata direttamente dal Belgio |
Un po' di wikipedia
La birra è una delle più diffuse e più antiche bevande alcoliche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcolica con ceppi di Saccoromyces Cerevisiae o Saccaromyces Carlsbergensis di zuccheri derivanti da fonti amidacee, tra cui quella più usata è il malto d'orzo. Il malto d'orzo è l'orzo germinato ed essiccato ed è conosciuto comunemente come Malto. Vengono tuttavia ampiamente impiegati anche il frumento, il mais e il riso, solitamente in combinazione con l'orzo. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di manioca, il miglio e il sorgo in Africa, la patata in Brasile e l'agave in Messico.
Per produrre la birra, il malto (o altra fonte di amido) viene immerso in acqua calda, dove - grazie all'azione di alcuni enzimi presenti nel malto stesso e dovuti alla germinazione - gli amidi presenti vengono convertiti in zuccheri fermentescibili. Questo mosto zuccheroso può essere aromatizzato con erbe aromatiche, frutta o più comunemente con il luppolo. Quindi, viene impiegato un lievito che dà inizio alla fermentazione e porta alla formazione di alcool, unitamente ad anidride carbonica (che viene per la maggior parte espulsa) ed altri prodotti di scarto derivanti dalla respirazione anaerobica degli zuccheri.
In questo processo si utilizzano ingredienti, tradizioni e metodi produttivi variabili: il tipo di lievito ed il metodo di produzione possono essere usati per classificare le birre in ale, lager o birre a fermentazione spontanea. Le bevande alcoliche fermentate da sostanze non amidacee come il succo d'uva (vino) o il miele (idromele), e le bevande distillate non vengono classificate come birra.
La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C., registrata nella storia scritta dell'antico Egitto e della Mesopotamia. La prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3500-3100 a.C.. Poiché quasi qualsiasi sostanza contenente carboidrati, come ad esempio zucchero e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili alla birra siano state inventate l'una indipendentemente dall'altra da diverse culture in ogni parte del mondo. È stato sostenuto che l'invenzione del pane e della birra sia stata responsabile della capacità dell'uomo di sviluppare tecnologie e di diventare sedentario, formando delle civiltà stabili. È verosimile che l'invenzione della birra sia infatti coeva a quella del pane; poiché le materie prime erano le stesse per entrambi i prodotti, era solo "questione di proporzioni": se si metteva più farina che acqua e si lasciava fermentare si otteneva il pane; se invece si invertivano le quantità mettendo più acqua che farina, dopo la fermentazione si otteneva la birra.
Si hanno testimonianze di produzione della birra addirittura presso i Sumeri. Due erano le principali tipologie prodotte nelle case della birra: una birra d'orzo chiamata sikaru (pane liquido) e un'altra di farro detta kurunnu. La più antica legge che regolamenta la produzione e la vendita di birra è, senza alcun dubbio, il Codice di Hammurabi (1728-1686 a.C.) che condannava a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione indicati (ad es. annacquava la birra) e chi apriva un locale di vendita senza autorizzazione.
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